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I SITI CONSIGLIATI |
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maggio 1998 |
L'insegnamento della religione cattolica
Nato nella scuola e per la scuola, questo sito curato da Don Gabriele Mangiarotti offre a tutti gli interessati materiale utile per comprendere il cristianesimo nella sua grande e affascinante sfida nei confronti del mondo moderno e della sua cultura.
Il sito è suddiviso in queste sezioni:
· Attualità |
· Bioetica |
"La nostra epoca ha bisogno di ascoltare la
verità su Dio, sull'uomo e sulla condizione umana. È il
momento giusto per il kerygma. La sfida è di annunciare con
rinnovato vigore che "Gesù Cristo è lo stesso ieri,
oggi e sempre" (Eb 13, 8). La comunità cattolica è
chiamata a fare questo in un clima culturale, i cui elementi
più potenti dubitano dell'esistenza di una verità
oggettiva e assoluta e rifiutano l'idea stessa di un insegnamento
d'autorità. La sfida dello scetticismo radicale può
portare all'idea che la Chiesa sia qualcosa di marginale rispetto
alla vita contemporanea. Accettare questa idea può condurre a
pensare che la nozione di cattolicesimo, e di fatto di cristianesimo
in generale, sia soltanto una delle numerose forme di una generica
realtà umana chiamata "religione". Non è questo il
messaggio del Concilio Vaticano II, che ha orgogliosamente proclamato
la centralità di Gesù Cristo per la storia umana e la
missione essenziale della Chiesa di predicare il Vangelo a tutti i
popoli poiché "non vi è infatti altro nome dato agli
uomini sotto il cielo nel quale sia stabilito che possiamo essere
salvati" (At 4, l2). La Chiesa è inviata nel mondo con un
fine, e il nostro fine evangelico è che il mondo capisca la
propria storia e le proprie aspirazioni in maniera più
adeguata, più veritiera, attraverso il Vangelo.
Se questa è le verità che proclamiamo, allora la Chiesa
non è mai marginale, anche quando sembra debole agli occhi del
mondo. Posta di fronte a una modernità che ha perduto la
capacità di realizzare la nobile aspirazione di giungere alla
completa liberazione dell'uomo, di ogni uomo e di ogni donna, la
Chiesa resta una testimone del senso pieno della libertà
umana."
(GIOVANNI PAOLO II ai Vescovi di New York, 22.4.98).